Joseph Cirino

Consulente di crescita personale e spirituale

Devi essere gentile con il partner

Le parole e il tono migliorano o minacciano l’intimità del rapporto

Non dobbiamo dare per scontati i nostri partner, in particolare modo quando abbiamo una relazione che va avanti da un po’ di tempo. Ci mettiamo a nostro agio e non è necessariamente una cosa negativa, perché questo può generare intimità, ma questo non deve trasformarsi in pigrizia. Se cadiamo in questa trappola rischiamo di far sentire il nostro partner NON AMATO.

Quanto amore e cura siamo pronti a trasmettere?

Quando parliamo con il partner prestiamo attenzione al tono di voce. Misuriamo la nostra gentilezza. Quanto amore e cura siamo pronti a trasmettere?
Il tono della nostra voce è artefice di come veniamo recepiti. Pensate a quante volte una parola muta in forza, o in intenzione, in base al tono. Parole che possono sembrare innocue possono diventare incendiarie se pronunciate con un tono di voce ironico, umiliante o sprezzante, facendo sì che l’ascoltatore si senta ferito. Tutto si tramuta per chi ascolta in “MANCANZA DI RISPETTO”.

Sapevate che il tono, e il volume, della voce possono essere indicatori di salute nella relazione?

Secondo uno studio, che ha esaminato centinaia di conversazioni di oltre 100 coppie il tono della voce può essere un indicatore chiave del vostro successo coniugale. Un altro aspetto a cui prestare attenzione nella relazione è il modo in cui comunichiamo pensieri e sentimenti al partner. Le discussioni su lavori domestici, priorità e denaro sono inevitabili, ma è per questo che è così importante scegliere la parola giusta nella discussione.
Anche quando si hanno le migliori intenzioni ciò che si dice può degenerare in una vera e propria bufera e ferire, anche se involontariamente, la persona che si ama. Uno degli errori più comuni è quello di non ponderare bene le nostre dichiarazioni, che spesso vengono fuori dalla bocca troppo frettolosamente.

Il nostro tono di voce con il partner

Ad esempio le frasi che iniziano con il pronome “tu” implicano che l’ascoltatore è responsabile di qualcosa. Non mostrano alcuna proprietà delle emozioni, ma piuttosto biasimano, accusano e incolpano il destinatario. Questo modo di agire mette il partner sulla difensiva e lui, o lei, sarà meno propenso a voler fare pace. “Tu non hai avviato la lavatrice!” Dobbiamo cercare, invece, di costruire un dialogo gentile e non accusatorio.

Propensione alla risoluzione del problema, facendo sentire quelli che sì sono i nostri sentimenti ma senza scordare che anche il partner ha le sue ragioni e si suoi sentimenti. Così sarà più facile capire insieme come superare il problema e far pace sarà più semplice. Il nostro linguaggio è importante.
Evitiamo parole che possono sembrare emozioni, ma che in realtà implicano l’azione del vostro partner: “Mi sento ignorato, irritato, incazzato, manipolato, manipolato etc…” involontariamente stiamo accusando il partner.

In coppia conta la visione di entrambi

Non trascuriamo mai il punto di vista del nostro partner. Impariamo a capire e vedere. Tendiamo a pensare che il modo in cui vediamo il mondo sia il modo in cui il mondo è realmente. E quando i nostri partner non sono d’accordo con noi è facile pensare che siano loro a essere male informati o ad avere una percezione distorta della realtà. La verità non è mai tutta nostra. Due persone non sono mai uguali ma uniche e con un bagaglio di vita differente. Le diversità, anche in coppia, creano ricchezza. Rispettare e valorizzare la prospettiva del partner può essere un valore aggiunto e aumentare la ricchezza intimistica nel rapporto.

Impariamo ad apprezzare il punto di vista del partner, cosa non certo facile ma che con la disciplina, la pratica e la maturità emotiva, ci consegnerà la chiave per un nuovo e appagante livello di intimità nel rapporto. Stare INSIEME non è facile ma quando si raggiunge la consapevolezza del voler accrescere, e arricchire, una relazione si diventa volenterosi e amorevoli per un fine che di entrambi e ci migliora anche singolarmente.



Giuseppe Cirino